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L’alluminio, a differenza di altri materiali, ha un bacino di disponibilità in continuo riassortimento, questo perché oltre ad essere riciclato al 100% e infinite volte, non perde le sue caratteristiche originali: tutto ciò ha contribuito alla sua definizione di “materiale verde”.
Quasi il 75% dei prodotti in alluminio realizzati in passato è ancora in utilizzo oggi: l’alluminio può essere riutilizzato per lo stesso scopo più e più volte. Inoltre, l’energia utilizzata dall’industria del riciclo è pari al 5%, con un risparmio di 9 tonnellate di emissioni di CO2, rispetto a quella necessaria nel processo estrattivo e di produzione, che comincia dalla bauxite.
Scopriamo insieme il ciclo di vita dell’alluminio e cosa possiamo riciclare per rendere questo processo ancora più vantaggioso.
Il ciclo dell’alluminio
L’alluminio reperibile in natura viene estratto dalla bauxite, minerale comune poiché costituisce circa l’8% della crosta terrestre. La bauxite si presenta sotto forma rocciosa di vari calori, tra cui rossa, bruna o gialla.
L’estrazione della bauxite avviene nelle miniere, generalmente sotto il livello del suolo e spesso in luoghi isolati rispetto alle fabbriche dove la bauxite viene poi lavorata.
Si stima che per ricavare dalla bauxite 1kg di alluminio siano necessari 14 kWh di energia, mentre per ricavare 1 kg di alluminio nuovo da quello esausto e recuperato servono solo 0,7 kWh di energia. Un notevole risparmio in termini energetici.
La prima fase nel riciclo prevede la separazione dell’alluminio da qualsiasi altro materiale metallico o diverso attraverso un separatore magnetico che cattura anche i residui più piccoli. L’alluminio ottenuto viene pressato e compresso in forma di balle, pronto per essere sottoposto ad un controllo qualità e poi ad un primo trattamento in fonderia alla temperatura di circa 500°, limite inferiore al punto di fusione dell’alluminio.
L’ultimo passaggio utile al riciclo dell’alluminio è la fusione che avviene alla temperatura di 800° C. Da qui si origina una colata di alluminio fuso liquido che viene trasformato in lingotti, pronto per rientrare nel processo produttivo industriale, ed essere utilizzato secondo gli usi previsti.
Quali sono i rifiuti riciclabili?
Ecco una lista dei rifiuti di alluminio riciclabili:
- lattine per bibite e conserve con simbolo “AL” o “alu”
- barattoli in alluminio
- bombolette spray per deodoranti, lacche, panna, private dei nebulizzatori di plastica
- fogli di alluminio da cucina e involucri da cioccolata o dolci
- vaschette per alimenti
- coperchietti da yogurt e similari
- blister liberati dai contenuti
- i tubetti deformabili
- il foglio d’alluminio
- i tappi a vite delle bottiglie di acqua, succhi di frutta, olio o liquori;
- le capsule di protezione a chiusura delle bottiglie