Il settore edilizio nel suo complesso utilizza il 40% dell’energia consumata in Italia. Nel patrimonio edilizio esistente, una percentuale compresa fra il 10 e il 20% dell’energia totale viene dispersa per trasmissione attraverso gli infissi. La scelta degli infissi giusti, abbinata a una progettazione corretta della posa in opera, è quindi per gran parte responsabile del risparmio energetico di un edificio. Tale decisione è inoltre definita da una legge dello Stato italiano che dal 2005 richiede proprio ai serramenti una maggiore efficienza energetica. I cittadini più virtuosi, che decidono di investire in serramenti ad elevata efficienza energetica, sono premiati dalla possibilità di detrarre fiscalmente le spese d’acquisto sostenute.
I profili in alluminio, grazie alla tecnologia del taglio termico (interruzione di continuità tra la parte interna e la parte esterna con materiale isolante), permettono di realizzare serramenti ad elevate prestazioni di isolamento termico in grado di ottemperare alle richieste legislative.
Per raggiungere un perfetto benessere abitativo abbinato al risparmio energetico, la progettazione corretta dei serramenti di un edificio deve tenere conto di fattori contrastanti. Il sole, ad esempio, che con il suo apporto di calore e luminosità in inverno riduce gratuitamente il fabbisogno per la climatizzazione, mentre d’estate, induce ad accendere il condizionatore vanificando così il risparmio energetico ottenuto nei mesi invernali, a meno che non ci sia giusta coniugazione con un sistema di protezione dalla radiazione solare (chiusure oscuranti, tende esterne).
La fuoriuscita d’aria, i cosiddetti ‘spifferi’, determina una dispersione termica e riduce il risparmio energetico. Gli spifferi rappresentano inoltre dei ponti acustici, ossia dei collegamenti non perfetti fra gli elementi rigidi di un sistema, che producono rumore trasmettendo le vibrazioni. Allo stesso tempo, tramite la microventilazione, possono contribuire allo smaltimento dell’eventuale umidità in eccesso naturalmente creata all’interno degli ambienti abitativi.
Siamo sicuri che questo sia un bene? In realtà non è corretto affidare lo smaltimento dell’umidità in eccesso presente all’interno degli ambienti abitativi agli spifferi dei serramenti. Spesso, infatti, ciò si rivela insufficiente e conseguentemente insorgono fenomeni condensativi e muffe.
Nell’ambito di una progettazione intelligente i serramenti offrono elevati livelli di isolamento termico e di tenuta all’aria al fine di limitare le dispersioni energetiche e lo smaltimento dell’eventuale umidità in eccesso degli ambienti abitativi è affidato agli appositi sistemi di ventilazione.