La sostituzione degli infissi nella propria abitazione comporta delle scelte molto difficili per chi non è del settore. Sia nel caso si decida di interpellare più costruttori di serramenti, sia nel caso si abbia a che fare con un unico preventivo, gli aspetti di cui tener conto sono molteplici e riguardano la tipologia dell’intervento, i suoi costi e le certificazioni.
Facendo tesoro dell’esperienza di UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei serramenti, proponiamo qui di seguito alcuni suggerimenti per valutare un preventivo per la sostituzione degli infissi.
Come valutare un preventivo di qualità per gli infissi
Il primo elemento che deve essere valutato è proprio il preventivo nel suo insieme. Un preventivo di qualità è il più completo e specifico possibile. In esso si trovano indicati la tipologia di serramento e dei vetri, le dimensioni, le caratteristiche prestazionali e gli accessori inclusi, come ad esempio maniglia e zanzariere. Deve essere inoltre specificato se l’intervento comprende anche i cassonetti, ovvero la loro sostituzione o la loro coibentazione. È importante che nel preventivo siano spiegate chiaramente anche le modalità di posa in opera.
In particolare è importante, se si vuole accedere alle detrazioni fiscali del 65%, che la prestazione termica offerta sia congrua e che il tipo di vetro conforme alla norma UNI 7697 in materia di sicurezza.
Tipologia dell’intervento: opere murarie, trasporto e smaltimenti
Il primo punto che necessita di un chiarimento riguarda l’eventuale utilizzo di telai preesistenti, perché il telaio fisso in legno della vecchia finestra può essere utilizzato come falsotelaio per la nuova. Dato che questo tipo di intervento presenta alcuni inconvenienti, come ad esempio la riduzione della superficie vetrata, è meglio farsi specificare dal serramentista quali possano essere le ragioni specifiche di questa scelta, rispetto alla posa in opera di un nuovo controtelaio e rimozione completa del telaio della vecchia finestra.
Per quanto riguarda invece le eventuali opere murarie bisogna capire bene quali siano necessarie o consigliate dal serramentista. Le opere murarie di solito sono escluse dal preventivo in quanto sono di competenza di un muratore e non del serramentista.
Il trasporto (fornitura con posa in opera), la pulizia e la rimozione dei detriti e lo smaltimento degli infissi precedenti sono di solito compresi, ma è meglio controllare che sia specificato nel preventivo.
I costi: manodopera e tassazioni
In generale le forniture dei serramenti hanno valori della manodopera d’installazione inferiori al 50% del valore dell’intera fornitura. Per questo motivo i serramenti rientrano nei cosiddetti “beni significativi” al fine dell’applicazione del regime d’IVA agevolato.
La sostituzione dei serramenti è un intervento edile che può configurarsi nelle tipologie definite dal Testo Unico dell’Edilizia di manutenzione ordinaria, straordinaria, ristutturazione, restauro, risanamento conservativo. A tali tipologie di interventi edili si può applicare il regime di IVA agevolato al 10% che, nel caso della fornitura di beni significativi quali sono i serramenti, prevede lo scorporo (IVA in parte al 10% e in parte al 22%).
La possibilità di applicare il regime IVA agevolato al 10% per gli interventi di sostituzione di serramenti esistenti è indipendente dalla volontà del contribuente di accedere alle detrazioni fiscali del 65% (oppure del 50%) in relazione alle spese sostenute.
Certificazioni incluse e garanzia
La documentazione attestante l’apposizione della marcatura CE è un obbligo di legge. Negli interventi di riqualificazione energetica, così come definiti dal Decreto Requisiti Minimi e dalle leggi regionali che l’hanno recepito, in assenza di un tecnico progettista il serramentista deve rilasciare anche relazione sostitutiva della cosiddetta relazione tecnica.
Al fine di attestare l’apposizione della marcatura CE il Serramentista deve rendere disponibili questi documenti: Dichiarazione di Prestazione, Documentazione di Accompagnamento/Etichetta CE, Dichiarazione sulle sostanze pericolose, Manuale d’Uso e Manutenzione. Tali documenti devono essere redatti ai sensi del Regolamento (UE) n°305/2011 “Prodotti da Costruzione” e della norma di prodotto UNI EN 14351-1.
Per forniture di serramenti a persone fisiche la garanzia è di due anni ai sensi del Codice del Consumo o del Codice Civile.
Per quanto riguarda invece la certificazione necessaria per ottenere le detrazioni fiscali, rimandiamo a un nostro approfondimento: Sostituzione infissi e detrazioni fiscali.