Siamo alla ricerca di più luce negli spazi interni o di una soluzione per migliorare l’estetica della facciata? Spesso la risposta a questa domanda si trova nella volontà di allargare o ingrandire una finestra per un calcolo semplice: su una base standard di 1 metro, per ogni centimetro di superficie vetrata in più, si guadagna l’1% di luce.
La luce, naturale proveniente da finestre o artificiale, è un elemento essenziale per rendere accogliente e vivibile la nostra abitazione. I punti luce svolgono un ruolo importantissimo per rendere gli ambienti funzionali e dare risalto a determinate zone della casa. Inoltre, valorizzano i vari ambienti creando un’atmosfera di massimo comfort e serenità. Dobbiamo, quindi, sempre cercare di adeguare ogni ambiente della casa al giusto rapporto aero illuminante. Questo parametro viene stabilito dalla legge a seconda della dimensione delle stanze. Conoscerlo prima di fare una ristrutturazione è molto utile per sapere di quanto e come ingrandire una finestra o per creare nuove aperture.
Scopriamo insieme cosa fare, quali sono i permessi e i bonus collegati.
Quali sono i limite nell’allargare una finestra?
Sono davvero molti i fattori che condizionano la fattibilità della modifica, primo fra tutti la necessità di non compromettere la statica dell’edificio, molto spesso infatti si richiede un’analisi strutturale da parte di un tecnico specializzato volta a verificare la tipologia delle strutture su cui si interverrebbe e dove è collocato l’edificio, ad esempio se l’immobile si trova in una zona tutelata con vincolo storico.
Il secondo vincolo riguarda la distanza dalle altre proprietà, infatti non sempre è ammesso l’ampliamento di una “veduta” che si trovi direttamente sul confine con la proprietà di persone terze.
Infine, se si tratta di un condominio, esistono anche dei vincoli strettamente connessi all’edificio e alle proprietà trattandosi di intervento sulle parti comuni. Quindi, l’intervento necessità di un approfondimento del regolamento condominiale e l’ottenimento del parere favorevole dei condomini.
Una volta verificata la fattibilità dell’intervento in relazione ai vincoli descritti in precedenza, è possibile dare inizio ai lavori, che in totale durano all’incirca tre o quattro giorni : si rimuove il serramento esistente, se necessario in funzione dell’analisi strutturale si posiziona un nuovo architrave che permette di procedere con la demolizione della porzione di muro, rifinito il vano finestra nella nuova dimensione, si posa il controtelaio nel relativo imbotte e, una volta sistemato il davanzale, si termina con la posa del nuovo serramento.
Quali sono i permessi da richiedere e quanto costa?
Prima di iniziare i lavori è necessario presentare in Comune una pratica edilizia, poiché l’allargamento di una finestra è un lavoro riconducibile alla “manutenzione straordinaria” : l’iter burocratico è quella di una Comunicazione di inizio lavoro asseverata (CILA).
Se l’intervento comporta anche opere di tipo strutturale, allora si procede con una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
Gli interventi di allargamento di una finestra di norma non richiedono il pagamento di oneri concessori all’ente comunale. Dunque, si pagano solo gli opportuni contributi richiesti per la presentazione delle varie pratiche autorizzative necessarie.
Però, qualora l’intervento sia eseguito su edifici a destinazione d’uso residenziale, può usufruire dell’agevolazione fiscale “bonus ristrutturazione” (Bonus Casa), trattandosi di intervento di manutenzione straordinaria, e permette di recuperare il 50% della spesa sostenuta.
In più se contestualmente all’ampliamento della finestra si sostituiscono anche gli altri infissi dell’edificio, per essi sarà possibile sfruttare l’ecobonus al 50%.