Con il termine origami si intende l’arte di piegare la carta.
La tecnica moderna degli origami usa pochi tipi di piegature combinate in un’infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi.
Vediamo insieme utilizzi e progetti che sfruttano questa tecnica antica.
L’architettura parametrica del padiglione Origami
Ci troviamo al padiglione Origami, ideato dall’architetto Tal Friedman, otto fogli di alluminio e un algoritmo basato sulla tecnica degli origami aprono il via all’applicazione dell’architettura parametrica.
L’algoritmo si basa sulla possibilità di sfruttare la rigidezza dell’alluminio e il risultato è una struttura a sbalzo auto-portante, che richiama gli l’origami non soltanto nei suoi valori strutturali o estetici, ma anche nella modalità di realizzazione. I fogli di alluminio, invece di essere assemblati a partire da singoli pannelli, sono stati piegati partendo da un unico pannello. In tal modo ciascuna delle parti che compongono il padiglione è formata da quattro sezioni ripiegate, che a loro volta consistono di 12-20 superfici interconnesse.
L’utilizzo della tecnologia dell’architettura parametrica comporta inoltre vantaggi come l’ottimizzazione dei sistemi di ombreggiamento in funzione delle condizioni ambientali esterne del luogo di installazione, consentendo un notevole incremento dell’efficienza energetica dei sistemi schermanti.
Il maxi-origami d’alluminio a Torino
In piazza San Carlo a Torino nel 2014, trecento studenti guidati da Alessandro Sciaraffa hanno impacchettato il salotto della città con strisce di alluminio da cucina fino a formare un gigantesco foglio da 50 metri per 50, che ripiegato è diventato un grande cubo, simbolo di solidità e stabilità, e ha trasformato la piazza in un immenso specchio.
L’obiettivo era rappresentare la piazza di tutti, dei cittadini, il luogo dell’incontro dove ciascuno può dire la sua.
La sedia Origami di YCAMI per il Compasso D’Oro
La sedia Origami, disegnata per YCAMI da Riccardo Blumer e Matteo Borghi, per la pubblicazione all’interno del volume ADI Design Index 2008.
La sedia si distingue per il design ricco e complesso ottenuto grazie alla lavorazione dell’alluminio, che da’ vita ad una serie di triangolazioni con membrane strutturali ottenute da tre fogli di alluminio di due millimetri di spessore, tagliati, piegati e vincolati meccanicamente. La sedia coniuga leggerezza e resistenza in un unico oggetto dal design moderno