La pratica del riciclo si sta declinando nelle forme più disparate raggiungendo risultati spesso inaspettati e impensabili.
Makaon, artista giapponese contemporaneo, intravedendo del potenziale dalle lattine di alluminio, ne ha realizzato delle opere d’arte geniali.
Una deriva artistica del processo di riuso, attraverso un’idea intelligente per rispettare l’ambiente, ricollocando la bellezza.
Riciclaggio d’arte: dalle lattine in alluminio alla pop art eco-friendly
Essere eco-friendly non è mai stato così pop.
Le icone contemporanee del magico mondo dei manga, dei fumetti e dei videogiochi, il fascino dei supereroi e la forza di quei poteri che hanno fatto sognare le passate generazioni e continua ad affascinare quelle presenti; la fantasia di Makaon è un bacino di risorse infinitamente rinnovabili che produce energie innovative.
Per le lattine di Coca-Cola, di Heineken e delle più disparate bibite nipponiche, c’è una nuova vita che prende forma, in un gioco di linee, colori e tagli, minuzioso e sapiente che ricorda la tecnica degli origami, modellando l’alluminio come se fosse carta.
Un fai da te che si porta dietro tutta una serie di valori quali l’ecologia, l’ambientalismo, la sostenibilità che sempre più spesso invadono il territorio dell’arte, influenzandolo in maniera del tutto inaspettata. Da contenitore fisicamente e ideologicamente vuoto, con Makaon, una lattina acquisisce significato, ripulendo l’ambiente dal grigiore degli scarti e portando in giro i colori e la bellezza della creatività.
Il Mario più famoso dei videogiochi dal cappellino rosso Coca-Cola e dalle mani tonde e bianche, Pikachu con le sue rosse guance elettriche, il dark side di Dart Fener con le scale di grigi metallici e nero di Asahi, la gattina più famosa dell’oriente, Hello Kitty. Nell’universo di Makaon la fantasia ha la consistenza dell’alluminio.
Delle sculture dall’immagine futuristica ma che veicolando un messaggio importante, come quello del riciclo, sono portatrici di valori e di sogni, capaci di rinnovarsi costantemente, proprio come una lattina di alluminio.
Makaon è solo uno dei tantissimi artisti che hanno saputo affiancare al valore puramente estetico dell’arte, anche una funzione ecologica tramite un’opera di riciclo: dalla pattumiera alle esposizioni il passo è breve, basta solo armarsi di creatività e senso civico.
Le infinite vite di una lattina in alluminio.
Una lattina di alluminio, riciclabile al 100%, fa giri immensi per poi ritornare sugli scaffali, sotto le più disparate forme. In questo ciclo continuo di utilizzo, raccolta e riciclo, l’alluminio rivive in mille corpi e altrettante anime mettendo in circolo energie pulite come quelle dell’immaginazione.
Il recupero dell’alluminio contribuisce in maniera importante al rispetto e alla protezione dell’ambiente, comportando un considerevole risparmio energetico: produrre una lattina da materiali di riuso consta solo i 5% dell’intero bagaglio energetico necessario per la produzione dell’alluminio dalla materia prima.
Per avere un’idea di quanto l’alluminio riutilizzato faccia parte della nostra quotidianità in maniera costruttiva si pensi che 37 lattine in alluminio servono per realizzare una caffettiera, 3 lattine servono per realizzare un paio di occhiali, con 360 si realizza una bicicletta finemente accessoriata.
L’Italia, non essendo una produttrice diretta di bauxite, nel corso degli ultimi anni ha preso molto seriamente la questione del riciclo dell’alluminio, ponendosi ai vertici delle nazioni più virtuose.
Riutilizzare in maniera funzionale o creativa l’alluminio significa partecipare alla riduzione di residui dannosi per l’ambiente: mettersi alla prova con le proprie potenzialità manuali, in fondo non costa nulla. Il futuro ringrazierà.