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Lampada Ellisse

La Lampada Eclisse di Vico Magistretti

in Estetica e Design/Magazine

La lampada Eclisse è stata progettata da Vico Magistretti (1920-2006) nel 1965 per l’azienda italiana Artemide che ne ha avviato la produzione nel 1967.

È uno dei prodotti di design più rilevanti del Ventesimo secolo e simboleggia il design italiano nel mondo. La lampada è esposta nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del Museum of Modern Arts di New York. Premiata con il Premio Compasso d’oro nel 1967 è venduta ancora oggi.

Eclisse è costruita in alluminio: materiale della modernità, che consente di dare forma concreta a quella semplicità difficile che Magistretti vuole esprimere, così immediata e così vicina alle idee, eppure così ardua da ottenere per i vincoli imposti dalla materia.

Design fondato sulla semplicità

In una video intervista rilasciata a Oluce, Vico Magistretti definisce la lampada Eclisse un esempio della sua idea di design fondato sulla semplicità: che, a suo parere, è paradossalmente la cosa più difficile del mondo. La lampada Eclisse è un insieme di concetti geometrici fra i più semplici, tre semisfere, realizzate in alluminio, che costituiscono la base, la calotta esterna fissa e la calotta interna mobile.

Eclisse è ispirata all’omonimo fenomeno astronomico: facendo scorrere la calotta interna, è possibile variare l’intensità della luce e regolare il flusso luminoso. Quando è totalmente scoperta, la lampada emana luce diretta e può essere usata per leggere; quando invece è totalmente coperta rimane solo il bagliore esterno che ricorda quello di un’eclisse totale.

Vico Magistretti racconta di aver progettato la lampada Eclisse mentre si trovava a Milano e di averla disegnata sul retro di un biglietto della metropolitana. L’ispirazione gli venne dalla lampada usata da Jean Valjean nei Miserabili di Victor Hugo: una lampada cieca, di solito utilizzata dai ladri, che Jean è costretto a usare in mancanza di alternative migliori. Magistretti non ha mai realizzato un disegno geometrico compiuto della lampada, ma per produrre Eclisse quell’idea geniale era sufficiente. Un’idea che grazie all’alluminio poté prendere forma e diventare reale.

La lampada di una generazione

In un’altra intervista, rilasciata a Didi Gnocchi per la serie “Ritratti”, Magistretti dichiara che gli sarebbe piaciuto essere l’inventore dell’ombrello, un oggetto che per la sua semplicità lo aveva sempre colpito. Invece, continua il designer/architetto italiano, finì per disegnare la lampada Eclisse, “che però dura ancora, perché ha segnato, anche con le scottature sulle dita, qualche generazione. Questa è una bella soddisfazione, ti dà il senso dell’oggetto prodotto perché, evidentemente, rispondeva a una qualche necessità che non aveva niente di stilistico”.

Considerato lo straordinario successo, la lampada Eclisse ha subito nel tempo alcune modifiche, determinate dal desiderio di recuperare altre idee dalle numerose varianti immaginate da Magistretti e di rendere l’oggetto ancora più funzionale. La modifica più importante riguarda proprio l’introduzione di una ghiera, che permette di ruotare la calotta esterna senza scottarsi le dita e la sostituzione della lampadina a incandescenza da 20W con la più durevole alogena da 18W.

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