Rispetto ad altri metalli, l’alluminio ha una capacità naturale di resistenza che gli consente di mantenere inalterate le sue qualità nel tempo, anche nel caso di un prolungato contatto con il calore e con agenti atmosferici aggressivi.
Per favorire questa sua naturale caratteristica, l’alluminio viene sottoposto a un processo di anodizzazione, detta anche ossidazione anodica. L’anodizzazione è un processo elettrochimico indotto artificialmente grazie al quale l’alluminio viene ricoperto di uno strato di ossido, capace di proteggerlo dalla corrosione.
Lo strato di materiale superficiale (definito ossido di alluminio o allumina) può essere più o meno spesso: nel caso di una anodizzazione sottile, lo strato sarà spesso dai 5 ai 20 micron, nel caso di una anodizzazione semi-dura sarà spesso dai 20 ai 30 micron.
Impiego dell’alluminio in cucina
Uno degli impieghi più diffusi dell’alluminio anodizzato è in cucina, nelle pentole con le quali cuciniamo il cibo. L’anodizzazione rinforza lo strato superficiale della pentola, rendendola resistente a graffi e macchie. Essa inoltre riduce il rischio che il cibo si attacchi, rendendo la pentola facile da pulire, mediante l’uso di utensili di plastica o di legno per evitare di graffiarla.
Una pentola in alluminio anodizzato di qualità deve avere il fondo e i lati piuttosto spessi. Questa caratteristica consente alla pentola di scaldarsi in modo uniforme, evitando che il cibo si bruci o si attacchi al fondo.
Storia e curiosità sull’alluminio in cucina
L’utilizzo dell’alluminio in cucina ha avuto una larghissima diffusione nel Novecento: le prime pentole in alluminio erano già comparse alla metà dell’Ottocento, ma la produzione si intensificò nel periodo compreso fra le due guerre mondiali. I fogli di alluminio, brevettati nel 1910 dall’ingegnere svizzero Robert Victor Neher, vennero inizialmente impiegati per l’imballaggio del cioccolato e diventarono poi di uso comune.
L’impiego di imballaggi, recipienti ed utensili di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti è regolamentato dal Decreto n. 76 del 18 aprile 2007.
L’ossidazione anodica e la verniciatura sono impiegate anche nell’industria delle costruzioni, allo scopo di conferire ai telai in alluminio durevolezza nel tempo, consentendone l’applicabilità anche in presenza di atmosfere aggressive come quelle industriali o marine, richiedendo una manutenzione minima al di là della ordinaria pulizia.