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Il Cubo di Blloku: un connubio di vetro e alluminio

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Il Cubo di BLLOKU: un connubio di vetro e alluminio

L’architettura moderna, che stiamo vivendo negli ultimi anni, sta diventando sempre più ecologica, inclusiva, semplice e in armonia con l’ambiente naturale esterno. Al fine di muoversi nella direzione di questi valori, l’architettura sta cercando sempre più di adottare materiali ecologici e d’impatto. L’alluminio, infatti, sta rivoluzionando l’architettura e l’edilizia. Gli edifici sono realizzati sempre più spesso in vetro ed alluminio, sfidando la forza di gravità e cercando il giusto equilibrio con la natura, la quale deve essere preservata con edifici efficienti dal punto di vista energetico e che emettono un quantitativo ridotto di CO2.

Una delle figure più influenti nell’architettura è Stefano Boeri, il celebre architetto italiano e professore ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano. L’opera per cui è maggiormente conosciuto l’architetto Boeri, è il Bosco verticale di Milano, ma sono tanti i progetti architettonici che ha ideato e che hanno varcato il confine nazionale. Una delle sue ultime ideazioni che ha catturato l’attenzione del mondo dell’architettura, è il Cubo di Blloku. Questo progetto rientra nel piano ‘Tirana 2030’, il quale si pone l’obiettivo di riconquistare il paesaggio in chiave moderna nella capitale dell’Albania. All’interno di questo piano, rientra anche il progetto di ricreare un Bosco Verticale, come quello milanese, per la città di Tirana.

Architettura del Cubo di BLLOKU

Il cubo di Blloku è il nuovo centro polifunzionale del rinomato quartiere Blloku di Tirana, progettato da Stefano Boeri e in fase di costruzione. Si tratta di un edificio a pianta quadrata di 30 metri per lato, destinato ad uffici e ad attività commerciali. L’edificio, però, ha la forma di un cubo perfetto solo apparentemente, in quanto è tagliato nell’angolo in corrispondenza con l’incrocio tra gli assi stradali e l’entrata principale.

La peculiarità che contraddistingue questo edificio è la sua ‘doppia pelle’, la quale caratterizza le facciate esterne. Anche in questo caso, il vetro e l’alluminio sono i materiali impiegati per la creazione del suo involucro. La ‘prima pelle’ è una facciata continua in vetro, con struttura portante in alluminio, che garantisce l’isolamento termico ed acustico dell’edificio, oltre che la tenuta agli agenti atmosferici.. Invece, la ‘seconda pelle’ è uno strato di pannelli modulari di alluminio anodizzato, che producono un gioco di luce attraverso triangoli tridimensionali che oscurano metà della superficie.

La scelta di impiegare vetro e alluminio risiede nelle caratteristiche di questi due materiali, i quali sono noti per la loro leggerezza, adattabilità ed eleganza. In particolare, l’alluminio anodizzato è un alluminio pretrattato con una patina insolubile di ossido artificiale sulla lega metallica, in modo da conferirgli una maggiore resistenza nei confronti degli agenti atmosferici, resistenza a macchie e graffi, riciclabilità praticamente pari al 100% e una qualità estetica maggiore.

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