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Una Cometa in alluminio su Milano

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Una Cometa in alluminio su Milano

Ogni giorno siamo circondati da opere architettoniche uniche che ignoriamo distratti dal ritmo frenetico della vita moderna. Un esempio di opera architettonica che passa inosservata ai nostri occhi ogni volta che entriamo nella città di Milano e percorriamo la strada di scorrimento su cui si trova, è la nuova sede MiCo – Milano Congressi. Si tratta del più grande centro congressuale d’Europa progettato da Mario Bellini, ultimato nel 2012 con un nuovo intervento dell’architetto per rivestire i padiglioni con una copertura di alluminio che vive di luce propria, grazie alla luminescenza tipica dell’alluminio e a un progetto d’illuminazione firmato Philips.

MiCo: il Centro Congressi sovrastato dalla Cometa

L’architetto Mario Bellini progettò lo spazio espositivo Portello tra il 1993 e il 1997 per espandere l’area della vecchia Fiera Campionaria di Milano nel quartiere precedentemente occupato dagli stabilimenti di Alfa Romeo. Oggi, lo spazio espositivo Portello si è trasformato nella sede MiCo Milano Congressi, gestita da Fiera Milano Congressi. Questo Centro Congressi ospita ancora eventi nel cuore di Milano, anche se la maggior parte delle attività fieristiche a partire dal 2005 sono state spostate al polo extraurbano di Rho-Pero.

Raggi di alluminio per una Cometa futuristica

I padiglioni espositivi di MiCo apparivano sconnessi tra loro e incoerenti rispetto al paesaggio futuristico che caratterizza la vicina City Life con i suoi grattacieli. Così, nel 2012 Mario Bellini ha avuto l’occasione di intervenire nuovamente sul suo progetto realizzando una copertura in alluminio di 15mila metri quadrati, sorretta da un reticolo di vetro e metallo. L’opera è stata nominata “La Cometa”, per via della sua struttura fluttuante e della luminosità che la contraddistingue. Di giorno la superficie della Cometa riverbera la luce naturale grazie ai raggi riflettenti di alluminio, mentre di notte è illuminata da un sistema di luci LED Philips che dona dinamicità all’opera attraverso una continua alternanza di colori. La scelta dell’alluminio come materia prima per la realizzazione della Cometa di MiCo risiede nella sua duttilità impareggiabile, che ha permesso di donare questa forma straordinaria alla copertura, e nella sua anima sostenibile.

In realtà, questa Cometa non è unica al mondo: la sua “gemella”, sempre firmata Mario Bellini, riveste il Dipartimento delle Arti Islamiche del Louvre di Parigi. L’idea è nata dalla volontà di replicare un velo, che è stato possibile realizzare con una maglia di alluminio modellata manualmente.

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Fonte immagine in evidenza: Fondazione Fiera Milano

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