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L’alluminio protagonista alla Biennale di Venezia

in Magazine/Sostenibilità

La 15. Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, resterà aperta al pubblico fino a domenica 27 novembre 2016. Restano ancora pochi giorni per visitarla e se non lo avete fatto, consigliamo di farlo, soprattutto se siete appassionati di architettura, vi interessa il tema della sostenibilità e volete vedere all’opera le straordinarie qualità dell’alluminio.

Già, perché la Mostra, intitolata Reporting from the Front e diretta dal cileno Alejandro Aravena, concede all’alluminio un posto di assoluto rilievo, fin dalla curiosa immagine che l’annuncia: una signora, in piedi su una scala di alluminio in pieno deserto che osserva l’orizzonte.

L’immagine ci racconta la storia dell’archeologa tedesca Maria Reiche, studiosa delle linee Nazca, nello sterminato deserto peruviano di Sechura. Lo scrittore e fotografo inglese Bruce Chatwin durante uno dei suoi viaggi in America Latina la vide mentre da sola attraversava il deserto portando in spalla una scala di alluminio. Bruce Chatwin le chiese la ragione del suo stravagante comportamento e lei gli rispose che le pietre presenti sul terreno non hanno alcun senso viste ad altezza d’uomo, ma osservandole dall’alto della scala rivelano linee accurate e figure complesse, come un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore.

La scala di alluminio di Maria Reiche diventa così il simbolo di quella “vista ampliata” che oggi più che mai è necessaria per guardare oltre e individuare nuove soluzioni, soprattutto nel campo dell’architettura. La più vantaggiosa riguarda proprio l’utilizzo di materiali da costruzione sostenibili riciclabili come l’alluminio, che possano essere riplasmati in forme e modi totalmente diversi.

Per dare una vivida esemplificazione di questo concetto, all’ingresso del percorso espositivo delle Corderie dell’Arsenale si può ammirare una straordinaria installazione di Ensamble Studio che riutilizza in modo creativo materiali provenienti dallo smontaggio di allestimenti precedenti, fra cui i 14 km di strutture d’alluminio.

L’alluminio si ritrova spesso in questa Mostra, ma è nel padiglione del Bahrain che trova una sua consacrazione. Il Bahrain è un paese noto soprattutto per le esportazioni di petrolio, ma esiste una tradizione artigiana locale dedicata alle lavorazioni in alluminio risalente a oltre tremila anni fa e che oggi continua, a livello artigianale e industriale, come testimoniano le linee sobrie ed eleganti del padiglione.

La duttilità, la forza e l’eleganza dell’alluminio magistralmente declinate nelle installazioni della Biennale possono anche essere vissute nel quotidiano, con la realizzazione di finestre, portefinestre, porte e portoncini e moltissimi altri prodotti capaci di rendere unica la nostra casa.

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